ORIENTAMENTO IN INGRESSO

Le attività

Che cos′è

Il progetto si sviluppa in tre fasi: una prima informativa generale con l’allestimento dello stand a Bassano Orienta; una seconda informativa per studenti e famiglie con l’incontro serale e con gli Open Day; una terza specifica e operativa per gli studenti interessati con i Laboratori orientanti.

Le attività

I fase informativa – Bassano Orienta:

  • presentazione dell’offerta formativa attraverso una elaborazione grafica e idoneo allestimento dello stand
  • selezione e formazione degli studenti che presenteranno la scuola nella manifestazione di Palazzo Bonaguro.

Stage di orientamento “Liceale per un giorno”:

  • a settembre i responsabili predispongono il calendario dei laboratori con le attività da offrire agli studenti di terza media. Per ogni indirizzo vi sono circa otto insegnanti che, assieme al coordinatore, progettano l’esperienza didattica. Nell’attività laboratoriale gli insegnanti sono generalmente affiancati da studenti tutor. Quest’anno gli stage si svolgono in orario cussicolare dal 7 al 15 gennaio 2014.
  • le iscrizioni allo stage devono essere fatte presso la scuola media di appartenenza
  • gli studenti di terza media, accolti dal Coordinatore di indirizzo, sono inseriti in una classe prima o seconda per l’intera mattinata. Potranno rendersi conto delle specificità dell’indirizzo scelto e misurare le proprie attitudini sia partecipando sia a laboratori specificatamente progettati per loro sia alle normali attività scolastiche.

 II fase informativa:

  • le date per gli “open day” vengono individuate in accordo con le altre scuole del territorio: una nel mese di dicembre; l’altra nel mese di gennaio
  • il Dirigente scolastico accoglie le famiglie, presenta loro i Coordinatori di indirizzo che illustrano agli interessati il percorso di studio. I Coordinatori e altri insegnanti poi si rendono disponibili al dialogo con le famiglie e guidano la visita alla scuola.

Osservazioni e proposte

Liceale per un giorno

Gli obiettivi sono stati completamente raggiunti e sono state superate le criticità di tipo organizzativo rilevate nell’anno scolastico precedente a livello di CTSS: la partecipazione delle scuole medie è stata semplificata, agevolatala gestione delle iscrizioni, evitate le sovrapposizioni nelle richieste di iscrizione Il numero dei partecipanti ai laboratori è stato altissimo. Per tutti gli indirizzi è stato necessario inserire gli alunni nelle classi seconde e in alcune terze. Va valutata l’opportunità di predisporre o meno attività specifiche per il Liceo Classico. Quest′anno è stato predisposto un laboratorio di greco per un′ora al giorno, ma i ragazzi di prima non hanno valutato positivamente l’esperienza. La diversa organizzazione della didattica dei laboratori dello Scientifico e delle Scienze Applicate attuata l’anno scorso e riproposta quest’anno (modalità delle compresenze con tema unico) ha dato ottimi risultati dal punto di vista dell’apprezzamento dei ragazzi e ha reso il lavoro dei docenti più snello e interessante. Per l’indirizzo linguistico si rileva l’efficacia della frequenza, anche perché ogni giorno i ragazzi hanno potuto assistere a due o più ore di lingue straniere anche con lettorato, toccando così con mano la didattica messa in atto in classe. La fase di accoglienza e smistamento è migliorata rispetto all′anno precedente, i rappresentanti delle classi sono risultati affidabilissimi e veloci.

Cosa farò da grande

Si rilevano i seguenti punti di forza: l’affluenza è stata significativa soprattutto il sabato e la domenica; gli alunni sono apparsi preparatissimi e responsabili; la sala adeguata alle esigenze (affluenza) della scuola. Si registra inoltre un significativo interesse delle famiglie a dialogare con gli insegnanti

 

Open day e serata informativa

Per il secondo anno consecutivo vi è stata la presenza e collaborazione di più docenti che hanno presentato le discipline caratterizzanti gli indirizzi: interventi brevi, efficaci, molto apprezzati dai genitori.

PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME

Le attività

Il Progetto Accoglienza classi prime aiuta gli studenti a vivere serenamente il passaggio dalle scuole medie inferiori al liceo e promuove la conoscenza della nuova realtà scolastica attraverso  momenti informativi e di socializzazione; facilita in maniera serena e partecipata l’assunzione di responsabilità e avvia a un efficace metodo di studio.

Il nostro protocollo di accoglienza dà molta importanza alle prime fasi dell’inserimento dei nuovi alunni. Esso prevede, nelle prime due settimane di scuola, le seguenti attività inserite nella ordinaria pratica didattica di ogni docente e gestite dall’intero Consiglio di Classe:

  • accoglienza dei nuovi arrivati da parte del Dirigente scolastico e conoscenza del Coordinatore di classe
  • conoscenza del gruppo classe attraverso alcune attività proposte dal Coordinatore e successivamente da alcuni studenti tutors
  • conoscenza degli spazi della scuola e delle regole del funzionamento generale della scuola attraverso il Coordinatore di classe e i componenti del consiglio di classe
  • incontro   con   studenti  tutors che illustrano le diverse attività,  le modalità organizzative e il ruolo/funzione della rappresentanza studentesca nella scuola
  • avviamento al metodo di studio (tutti i docenti)
  • test d’ingresso di Italiano, Matematica, Inglese

Osservazioni e proposte

L′attività, ormai consolidata, ha come punto di forza il coinvolgimento degli studenti tutor, da valutare in sede di riflessione sul Pof a fine maggio la validità del modulo proposto sulle competenze trasversali ed eventualmente le eventuali modifiche.

Punti di criticità: dopo la riunione tra coordinatori di prima di inizio settembre, i Coordinatori non hanno la possibilità di incontrare i colleghi in C.d.C. per programmare insieme la settimana di accoglienza. Le attività sul metodo di studio andrebbero infatti condivise prima. Per quanto riguarda la prova di ingresso sulla comprensione, il corso di recupero è stato poco frequentato, circa dal 50%, mentre la prova di dicembre non è stata da tutti valutata, come d′accordo. Proposte: predisposizione di un questionario di gradimento per l′attività degli studenti tutor.

ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI – INTERCULTURA

Le attività

Che cos’è?

Il progetto si occupa dei ragazzi immigrati di recente nel nostro Paese che hanno bisogno di imparare in modo più rapido possibile l’Italiano.

L’attività è svolta in collaborazione con le altre scuole del Bassanese. Il progetto, sostenuto dalla Regione Veneto, prevede tre azioni: l’accoglienza, i laboratori di Italiano L2 e sui linguaggi specifici delle materie, l’educazione interculturale.

Le Scuole Superiori collaborano per la realizzazione di buone pratiche di accoglienza e condividono un protocollo comune (azione 1), organizzano corsi di vario livello per l’insegnamento dell’Italiano e sui linguaggi specifici di alcune materie (azione 2), un corso di formazione di alunni solidali, corsi di formazione per il personale docente e moduli di educazione interculturale da proporre nelle classi.

Informazioni sul progetto, sulla sua storia, sulle attività svolte e sui materiali usati si possono trovare nel sito appositamente creato e gestito dal Brocchi www.integrascuola.net.

 

Il nostro protocollo di accoglienza dà molta importanza alle prime fasi dell’inserimento di alunni appena arrivati in Italia e con poche o nessuna conoscenza dell’Italiano. Esso prevede le seguenti attività gestite dal responsabile:

 

  • l’analisi della situazione di partenza: valutazione delle attitudini e dei prerequisiti per l’inserimento in una determinata classe
  • l’accompagnamento dell’alunno nel disbrigo delle pratiche burocratiche.
  • l’individuazione di un corso adeguato di Italiano L2, organizzato in “rete” o all’interno della nostra scuola
  • l’informazione al CdC degli esiti del corso di Italiano L2 e della gestione della programmazione individualizzata
  • attività analoghe sono svolte su richiesta anche per studenti, che hanno frequentato solo uno o due anni di Scuola Media

 

Il responsabile promuove altre attività tese a sviluppare negli studenti una cultura dell’accoglienza e alla formazione di tutor per altri alunni.

Osservazioni e proposte

Gli obiettivi relativi alle otto azioni sono coerenti con il POF. Per l’80% degli alunni stranieri le attività svolte hanno facilitato e potenziato l′apprendimento della lingua italiana e favorito la socializzazione all′interno del gruppo classe. Si è contribuito a combattere la dispersione scolastica negli alunni a rischio. E′ stata rinforzata la motivazione allo studio attraverso l′uso di strumenti più vicini alle attitudini degli alunni in difficoltà anche attraverso il peer tutoring. I percorsi di educazione interculturale e alla cittadinanza attiva e responsabile hanno favorito il confronto tra culture, sviluppando la consapevolezza che la diversità è fonte di “ricchezza”.

attraverso il peer tutoring. I percorsi di educazione interculturale e alla cittadinanza attiva e responsabile hanno favorito il confronto tra culture, sviluppando la consapevolezza che la diversità è fonte di “ricchezza”.

INTEGRAZIONE DIVERSAMENTE ABILI

Le attività

La Legge-quadro del 5 febbraio 1992 n°. 104 garantisce il diritto all’educazione e all’istruzione della persona handicappata e precisa che l’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap.

Alla scuola il compito di attuare gli interventi necessari a rendere effettivo il diritto sancito dalla legge. Gli strumenti di cui dispone la nostra scuola sono:

  • il Consiglio di Classe e l’insegnante di sostegno
  • le attrezzature tecniche e i sussidi didattici
  • gli ausili architettonici per l’eliminazione delle barriere architettoniche

L’insegnante di sostegno è l’insegnante della classe nella sua totalità e la sua azione va pertanto  distribuita nella classe nel suo complesso, a rafforzo della didattica fondata sul cooperative learning e nell’ambito di un’azione costantemente concordata con il Consiglio di Classe.

 

Ai fini di garantire l’istruzione e l’integrazione, il Consiglio di Classe e l’insegnante di sostegno redigono un piano educativo individualizzato (P.E.I.) così come previsto dalla normativa vigente.

Il titolo di studio conseguito ha valore legale se il P.E.I. rispetta i minimi disciplinari, altrimenti viene rilasciato al termine degli studi semplicemente un attestato di frequenza.

Strutture e sussidi

Il Liceo collabora con i servizi socio sanitari e assistenziali, culturali, ricreativi e con altre attività del territorio gestite da enti pubblici o privati.

La nostra struttura scolastica è dotata di attrezzature tecniche e di sussidi didattici funzionali all’effettivo esercizio allo studio, anche mediante convenzioni con centri specializzati, aventi funzioni di consulenza pedagogica, di produzione e adattamento di specifico materiale didattico.

Da ultimo, il Liceo, in ottemperanza alla Legge n°. 13 del 9 gennaio 1989 Superamento delle barriere architettoniche, ha provveduto ad attrezzare la scuola degli opportuni ausili per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI DI STUDIO PER DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Le attività

Cosa sono?

La Dislessia è un Disturbo Specifico dell′Apprendimento (DSA) che interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) senza riguardare il funzionamento intellettivo generale.

Il ragazzo può leggere e scrivere, ma riesce nel compito solo impegnandosi al massimo; non potendo procedere in maniera automatica, si stanca rapidamente e  necessita di più tempo nello svolgimento di compiti.

La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a disortografia, disgrafia, discalculia.

 

L’Istituzione Scolastica è la struttura che ha il compito di prendersi cura del soggetto DSA e specificatamente:

  • adottare interventi che favoriscano una individuazione precoce del disturbo
  • gestire tutte le azioni che possono portare ad un superamento delle difficoltà specifiche
  • verificare periodicamente i risultati e gli obiettivi proposti con momenti di riesame della situazione, modificando, ove necessario, l’azione o adeguando la compensazione tecnologica a disposizione
  • individuare opportuni metodi di valutazione che, tenendo conto delle difficoltà inerenti il disturbo DSA, verifichino l’acquisizione degli apprendimenti fondamentali delle diverse discipline.

 

La Scuola, nel caso di una comunicazione di diagnosi di DSA, oltre che esplicare un programma di intervento sul piano didattico, metodologico e valutativo, è chiamata ad assumersi il compito di documentarlo in modo analitico.

Tale documento assume la funzione di atto contrattuale nel quale entra, come controparte attiva e partecipativa del piano, la famiglia e l’alunno DSA stesso, che ne vengono messi a conoscenza e ne sottoscrivono la presa-visione e accettazione.

Questo documento è punto di riferimento per l’adozione in sede di Esami di Stato delle stesse opportunità compensative che hanno accompagnato e sostenuto nel percorso scolastico le potenzialità delle “capacità di apprendere” dell’alunno.

Osservazioni e proposte

Il Progetto DSA e metodo di studio si è svolto nei tempi e nelle modalità previste con raggiungimento degli obiettivi prefissati. L′adesione di più della metà degli studenti all′iniziativa ha favorito la conoscenza reciproca e la condivisione di comuni difficoltà di apprendimento. Al tempo stesso, lo scambio reciproco di esperienze e di approcci personali allo studio ha aperto uno spazio entro il quale confrontarsi e sperimentare modalità anche nuove attraverso cui maturare o consolidare un efficace metodo di lavoro. Il generale apprezzamento espresso dai genitori in occasione della serata a loro rivolta e dai ragazzi durante lo svolgimento dei laboratori invita ad una riproponibilità del Progetto nel futuro. Riuscire a prevedere e realizzare un percorso a più tappe, con un numero maggiore di attività laboratoriali da distribuire nell′arco dell′anno scolastico, permetterebbe di generalizzare e consolidare gli apprendimenti proposti rendendo proficua l′applicazione della tecnologia informatica al proprio metodo di studio.

ORIENTAMENTO IN ITINERE: COUNSELING E PASSAGGI

Le attività

Counseling

Il counseling è un sostegno volto a chiarire situazioni di difficoltà e di disagio sia in ambito scolastico che affettivo-relazionale, teso a promuovere il benessere di tutti gli utenti della scuola.

Le attività

L’attività svolta da docenti interni, psicologi iscritti all’Albo della Regione Veneto,  si concretizza in uno sportello ascolto. Il principale strumento è il colloquio personale che dura al massimo 30 minuti e in numero limitato.

 

Normativa di riferimento

La Costituzione italiana garantisce il pieno sviluppo della persona umana. Il quadro giuridico di riferimento è attualmente il seguente: il DPR 275/99; L’Ordinanza Ministeriale 14 maggio 1999, n. 128 Art. 11. -Esami integrativi; la Legge 53 /2003.

 

Previo:

  1. colloquio della famiglia con il coordinatore di classe e/o con il Dirigente o un suo delegato
  2. colloquio della famiglia con il Dirigente o un suo delegato della scuola verso la quale lo studente intende trasferirsi
  3. richiesta da parte della famiglia di trasferimento ad altra scuola e relativo Nulla-Osta

 

  • Da classe Prima a classe Seconda e successive – con Esame Integrativo da svolgersi a settembre, prima dell’inizio della classe Seconda;

Previo:

  1. colloquio della famiglia con il coordinatore di classe e/o con il Dirigente o un suo delegato
  2. colloquio della famiglia con il Dirigente o un suo delegato della scuola verso la quale lo studente intende trasferirsi
  3. presentazione della domanda di esame integrativo allegando copia del piano di studi e della pagella
  4. il Dirigente individua eventuali integrazioni con consegna di un programma per obiettivi irrinunciabili
  5. a settembre esame integrativo con verifica delle conoscenze superato il quale la famiglia presenta il Nulla-Osta per il trasferimento definitivo dello studente.

Osservazioni e proposte

Si segnala che gli obiettivi sono stati raggiunti in relazione alla richiesta d′aiuto; tra i punti di forza va sottolineato l’incremento della richiesta di incontri nel corso dell′anno. Si propone l’eventuale collaborazione di specialisti esterni alla scuola e l’utilizzo fisso di uno spazio più riservato per gli incontri.

VISITE GUIDATE E LEZIONI SUL POSTO

Le attività

Si tratta di uscite didattiche della durata di un giorno (cioè senza pernottamenti). Esse hanno la finalità di informazione generalizzata di carattere geografico, economico, artistico; di approfondimento specifico; di documentazione su argomenti trattati; di orientamento scolastico e/o professionale; di conoscenza delle realtà produttive del territorio; di sviluppo di un′educazione ecologica e ambientale.

 

Si dividono in:

  • lezioni sul posto entro l’orario delle lezioni giornaliere
  • visite guidate della durata massima di un giorno, senza pernottamento fuori sede

 

Per entrambe le tipologie è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà genitoriale.

Per le sole uscite nella città di Bassano del Grappa il Liceo chiede ai genitori un’autorizzazione preventiva e permanente valida per l’intero anno scolastico.